Eishockey Forum - Interview Armin Helfer im "Alto Adige" von gestern

[Zitat] Helfer carica il Pusteria «Lupi, sono tornato per vincere lo scudetto» Di sicuro chiudo la carriera qui dove sono nato: ho già iscritto mia figlia all’asilo di Brunico MICHELE BOLOGNINI BRUNICO. «Lupi: questa volta torno per restare». Il figliol prodigo passeggia di nuovo per la cittadina in cui è nato e cresciuto, saluta amici e parenti che non vedeva da un po’, e si rimette la maglia giallonera del Val Pusteria. Per non togliersela più. Il secondo come-back di Armin Helfer sarà anche l’ultimo: a 31 anni la sua carriera è destinata a finire in Italia, con i suoi lupi. «Nella vita non si può mai dare nulla per scontato - spiega - ma credo proprio che questo sia il ritorno definitivo. Proprio ieri io e la mia compagna abbiamo iscritto nostra figlia all’asilo qua a Brunico: dal prossimo anno sarà difficile muoversi». La sua amata valle, Helfer l’aveva lasciata giovanissimo, a 21 anni: a Milano era cresciuto, si era abituato alla vita frenetica della metropoli, era diventato un giocatore fatto e finito. Il migliore della sua generazione. Stagioni di trionfi: con i Vipers arrivano scudetti e coppe, in nazionale diventa la colonna della difesa. Quando Milano chiude i battenti, “Amme” si butta oltre il Brennero: prima ad Innsbruck, in EBEL, poi a Thurgau, in serie B svizzera. Quindi, a 9 anni di distanza, decide di tornare al Val Pusteria, e dopo aver solo sfiorato lo scudetto carica di nuovo il borsone in spalla e sale sull’ultimo treno: di nuovo Svizzera, di nuovo Thurgau, a caccia di un’altra occasione per dare un respiro internazionale alla sua carriera. Nel Cantone dei Grigioni, quest’estate, sembrano aver fatto le cose in grande: investimenti, ambizioni, ma dal ghiaccio arrivano solo delusioni. Helfer, che è anche il capitano della squadra, è uno dei pochi a brillare, e già a dicembre, con il Thurgau nettamente ultimo, avrebbe la possibilità di tornare a Brunico. «Ma un vero capitano - racconta Armin - non può abbandonare la nave per primo». La svolta arriva con il nuovo allenatore, il canadese Alex Stein (ex Bolzano Junior): «Mi fa capire che vuole puntare su due attaccanti stranieri - prosegue il 31enne terzino pusterese - e addirittura prova a farmi giocare da ala sinistra, cosa che non facevo dai tempi dell’under 10». Poi il secondo attaccante straniero viene effettivamente ingaggiato, e la società propone ad Armin un paio di alternative: «Potevo restare come transfer-card in più e aspettare il mio turno - racconta - oppure andare al Kloten, in NLA, dove avrei guadagnato di più ma sarei stato quasi sempre in tribuna. Ho pensato anche alla nazionale: a maggio ci sono i Mondiali in Svezia, e io ho bisogno di giocare. Brunico è stata la scelta migliore». Ed Helfer è tornato per riprendersi qualcosa: «Lo scudetto: non ho digerito la sconfitta dell’anno scorso in finale».

[Zitat]
Der Sieger des Grunddurchgangs zählt [...] zum engsten Favoritenkreis.

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Original von Lexl:
dass ein Armin Helfer nicht gut sagen könnte:"Sono tornato per confermare il 2o posto dell`anno scorso!!!"