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Fr. 09.11.07 - 12:39:28![]() Registriert seit: Oktober 2005 Posts: 1.438 |
Una storia dove buoni sentimenti e la miopia della burocrazia si scontrano. Dove il senso sportivo del termine viene cancellato dallo ferree regole contrattuali. Andrea, per tutti i tifosi di hockey, ONE, non può giocare con il fratello 18 enne nelle Valpe perché legato ad un contratto con il Real Torino. E sino qui sembra di dovere affrontare un’arida vicenda contrattuale, ma non è solo cosi. Andrea ha 16 anni nel giro di due mesi ha perso prima la mamma e poi il papà era stato lui ad iscriverlo alla squadra torinese che ora non vuole restituirgli il tesserino. Ora ha un sacerdote che gli fa da tutore e una famiglia adottiva a Luserna. Il presidente nazionale della Federazione Italiana Sport del Ghiaccio, Giancarlo Bolognini, ha scritto alla presidente del Real Torino, Patrizia Kabakcieff per invitarla a liberare da ogni vincolo il giovane giocatore, ma la società torinese ha deciso di tenere duro. habe es nicht auf deutsch gefunden quelle hockey time |
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Fr. 09.11.07 - 13:40:25![]() Registriert seit: März 2005 Posts: 1.150 Fan von: HC Alleghe |
@Spider10
Ich finde auch nicht die deutschen (Fluch)Wörter um das Verhalten von Real Torino zu be(um)schreiben. Besser nicht zu kommentieren, denn sonst würde ich wahrscheinlich gegen die Regeln 1.1 bis 10.10 verstoßen. ![]() Dieser Beitrag wurde am 09.11.07 - 13:41:37 von Polar editiert! |
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Fr. 09.11.07 - 13:58:13![]() Registriert seit: Oktober 2004 Posts: 441 Fan von: Rittner Buam |
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Fr. 09.11.07 - 18:16:08![]() Registriert seit: September 2005 Posts: 1.226 Fan von: HC Gherdëina |
La sensibilità umana non esiste ? La storia di "One" da "La Stampa" del 06/11/2007 Pubblichiamo l`articolo apparso su "La Stampa" del 06/11/2007 a cura di Antonio Giaimo: Ho solo un fratello fatemi giocare a hockey con lui” Se esiste un dolore ancora più grande per un ragazzo di 16 anni che ha visto dopo una lunga malattia morire la madre, questo Andrea l’ha provato una manciata di mesi dopo, quando anche suo padre è stato ucciso dal cancro. La mamma a maggio il papà ad agosto. Nella vita gli è rimasto un fratello di 18 anni, giocatore di hockey nella Valpe, una famiglia adottiva a Luserna che cerca di ridargli amore e affetto e don Armando Girardi, il suo tutore legale. Ma lui ha un sogno: vestire i colori della Valpe sulla pista del Cotta Morandini di Torre Pellice, indossando la maglia di portiere. Andrea gioca a hockey da quando era bambino, tutti lo conoscono come One. Suo padre, dopo un lungo periodo trascorso nella giovanile della Valpe, l’ aveva iscritto alla squadra del Real Torino, squadra che sino alla scorso anno era vicina alla Valpe, proprio per la formazione under 16 e under 19 nazionale. Ora lui è legato alla squadra torinese che non intende svincolarlo in ottemperanza alle rigide regole contrattuali. «Ma come è possibile – esordisce don Armando -. Prima si dovrebbero osservare le regole del cuore, poi quelle del diritto. Invece ho ricevuto una lettera del legale di questa società: vogliono far valere il proprio contratto». Si legge nella lettera dell’avvocato Matteo Guadagnini: «L’articolo 40 del regolamento federale prevede che gli allievi siano vincolati per periodo massimo di 4 anni». E si intima la Valpe «a non far svolgere attività sportiva in caso contrario sarà compito della Federazione adottare i provvedimenti del caso». Una storia che macina i sentimenti, più adatta alla sala riunioni di uno studio legale. La vicenda di Andrea è già sul tavolo del presidente nazionale della Federazione Italiana Sport del Ghiaccio, Giancarlo Bolognini, che ha inviato una lettera alla presidente del Real Torino Patrizia Kabakcieff. «La possibilità di mantenere rapporti stretti, anche sotto il profilo dello sport da ambedue praticato, costituisce un indubbio sollievo nel non facile percorso umano riservato a questi due ragazzi». E nel confermare il proprio impegno per superare questo ostacolo, il presidente della Federazione lancia un monito: «E’ un contributo di solidarietà doveroso a cui non si può mancare. La difficoltà formale costituita dalle norme federali che sanciscono la titolarità del tesseramento di Andrea da parte del Real Torino non possono rappresentare un ostacolo insormontabile». Conclusione: «Non ne sta uscendo bene la Federazione, ancor meno il Real Torino e soprattutto i suoi dirigenti». Parole di speranza per Andrea: «Oggi mi sento un po’ meno solo». Intervista a Patrizia Kabakcieff Real Torino Patrizia Kabakcieff, è presidente della società Real Torino che ha tesserato il giovane Andrea Rivoira. Perché non svincolate dal contratto questo giocatore? «Ci atteniamo a quello che era stata la volontà di suo padre, è stato lui a firmare affinché Andrea crescesse e giocasse nel Real Torino. Mi sembra quindi corretto rispettare quello che aveva stabilito questo genitore». Ma la situazione adesso è completamente cambiata, ci sono aspetti morali che dovrebbero imporre un totale riesame della situazione. Non crede? «E per quale motivo dovremmo farlo? Esistono le regole della Federazione, scritte proprio per vincolare i giocatori alle squadre nelle quali sono tesserati». Ma la Federazione ha preso posizione invitandola a rivedere la sua posizione, anche alla luce delle valutazioni critiche che si stanno diffondendo nell’ambiente dell’hockey proprio intorno alla questione ««Bene, allora loro devono modificare le regole che hanno scritto. Noi ci siamo già rivolti ad un legale per far valere i nostri diritti e oggi lo incontrerò nuovamente. Comincio ad essere stanca di tutta questa vicenda». Ma con un po’ di buona volontà non si può trovare una soluzione edificante anche per lo sport? «Noi un passo l’abbiamo già fatto: abbiamo autorizzato Andrea ad allenarsi insieme alla Valpe». Questa sembra più una vicenda che si basa su questioni di principio o vecchie ripicche. «Forse è così, sta di fatto che quando Andrea è rimasto orfano io mi ero anche offerta di accoglierlo a casa mia, ma tutti mi hanno girato le spalle dicendomi che una famiglia in valle che avrebbe pensato a lui l’aveva già trovata. Per me quello è stato uno schiaffo morale». A. GIA. Copyright ©2007 La Stampa Nota del Presidente dell`H.C. Valpellice Roberto Barbero: Nella riunione convocata dal Presidente del Comitato Regionale Marco Bellion, nella quale eravamo invitati a presenziare il sottoscritto e la mia omologa del Real Torino (che non si è presentata) per tentare di addevenire ad un accordo, ho confermato per l`ennesiva volta che la società dal sottoscritto rappresentata era disposta ad accettare entrambe le proposte, ovvero il prestito o l`acquisto del cartelino a titolo definitivo. Per ultimo comunico a puro titolo informativo che della questione Andrea Rivoira si è interessata anche la Presidente della Regione Mercedes Bresso senza purtroppo ottenere alcun risultato. Roberto Barbero. aus der hp meran sehr traurige geschichte |
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Mi. 14.11.07 - 16:27:31![]() Registriert seit: Oktober 2001 Posts: 1.902 Fan von: Rittner Buam |
Comunicato stampa Real Torino HC sulla vicenda di Andrea "ONE" Rivoira Con riferimento alla vicenda del proprio tesserato Andrea Rivoria e del fratello Luca Rivoira, già suo tesserato, alla luce del comportamento in merito dell’Hockey Club Valpellice, il Real Torino Hockey Club: - invita tutti gli appassionati ed affiliati a riflettere sulle circostanze che i fratelli Rivoira, nonostante residenti in Valpellice, siano stati negli ultimi tre anni tesserati dell’HC Real Torino e dunque ogni giorno accompagnati a Torino per gli allenamenti dal padre, prematuramente scomparso, con sacrifici pari alla sua determinazione e che l’hockey, per quanto sport profondamente amato, non costituisca nella vita di un giovane l’aspetto più importante ed in particolare per i fratelli Rivoira, che vivono sul piano umano un momento particolare, sia ancor meno rilevante; - ricorda che i regolamenti Federali sono chiari ed applicati dai vari affiliati alla Federazione secondo l’interpretazione condivisa dalla Federazione stessa, nell’accaduto; peraltro mentre l’HC Real Torino non ha mai trattenuto alcun tesserato anche sotto vincolo, né ha mai richiesto denari per svincoli di propri tesserati, lo stesso non può dirsi per l’Hockey Club Valpellice sia per l’applicazione delle regole del vincolo, sia per quanto riguarda la pretesa di pagamento di indennità; e ciò senza alcun riguardo per esigenze di atleti o dei loro genitori. Circostanza recentemente dimostrata dal caso di atleti a cui l’HC Valpellice non ha concesso né il prestito né il trasferimento e da ultimo di quello dell’atleta Federico Tortone che ha chiesto lo svincolo per giocare con il Real Torino HC e per ciò si è dovuto corrispondere una somma di denaro; ° fa presente di aver inviato, tramite il proprio legale, lettera 9 novembre 2007 al Presidente della Federazione dott. Bolognini per raccogliere la disponibilità da lui manifestata in una sua lettera a recarsi a Torino per esaminare la questione e ricercare una soluzione dal Real Torino HC auspicata di tipo definitivo. Ciò comunica il Real Torino Hockey Club nella coerenza con il proprio comportamento, sempre diretto e manifesto, secondo lo stile e la correttezza che da sempre ne contraddistinguono le azioni. Torino, 13 novembre 2007 Quelle: www.hockeytime.net |
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