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Mo. 18.09.06 - 09:02:44 herbie2222 Registriert seit: Juni 2003 Posts: 695 |
Interessant was Knoll von sich gibt.
...unter anderen ist die Stelle sehr interessant wo er sagt Bozen hätte keine Schulden... Das einzige was wir wirklich gefällt ist, dass Eiswelle entgültig verändert werden soll. Das finde ich super, denn dieses Geisterhaus ist für niemanden gut. Eine nette Bar wo sich alle Fans aus Bruneck, Meran, Ritten und Bozen (net de verruckten Mele logisch) auf ein Bierchen treffen wäre super :-) Hier das Interview 16/09/2006 Speciale TuttoHockey.com: intervista a 360 gradi a Knoll, Presidente dell`HC Bolzano (michele de luca) Bolzano - A margine dell’amichevole con l’Innsbruck, terminata 3 a 3, con cui il Bolzano ha inaugurato la stagione 2006/07 al Palaonda, il presidente del sodalizio biancorosso ha risposto alle nostre domande in un’intervista a largo respiro. Quello che ha più colpito è la passione e la progettualità del presidente biancorosso, a cui si coniuga il fatto d’essere un imprenditore di successo ed un grande appassionato dell’hockey su ghiaccio. Un’intervista che non dovrebbe mancare perlomeno di aprire un dibattito concreto, o almeno alcune riflessioni, sul futuro dell’hockey italiano dopo l’eccesso d’euforia di Torino 2006. Presidente Knoll, l’organico del Bolzano non è ancora completo, a quando i prossimi ingaggi? “Penso nell’arco di 2, 3 giorni al massimo di completare l’organico della squadra. Nomi non ne posso ancora fare, però non ho intenzione di aspettare troppo. Vediamo poi se dai camp delle squadre Nhl non possa arrivare qualche sorpresa. Vorrei che all’inizio del campionato la squadra sia completa in ogni reparto. Un po’ di tempo in più, invece, per l’eventuale nuovo allenatore, ma solo se avrà credenziali ottimali”. Quali sono gli obiettivi per il Bolzano per il prossimo torneo? “Non mi sono posto quest’anno l’imperativo di vincere. L’obiettivo è quello di raggiungere la semifinale, poi si vedrà. Per intanto abbiamo posto delle premesse di carattere organizzativo che riteniamo importanti come il cambio di team leader, fisioterapista, direttore sportivo, poi l’organico della squadra, dove abbiamo anche 6/7giovani di buon livello che lotteranno per giocare in terza linea, magari potremmo anche pensare di disporre di una quarta linea, ma sembra che i team siano un po’ tutti destinati a giocare con tre linee.” Quali sono le squadre che ritiene essere le più competitive? “Posso dire che mi sembra che l’Asiago, ma anche Cortina ed il Renon si siano ridimensionate nel potenziale. Ritengo sempre favorito il Milano, che mi sembra abbia fatto ultimamente dei buoni acquisti. Non ho ancora un’idea, invece, del potenziale del Pontebba. Di certo non posso nascondere la mancanza d’interesse mediatico per la disciplina, che non favorisce di certo il reperimento di nuovi sponsor a livello locale e nazionale”. Ci sono nuovi problemi di carattere organizzativo da affrontare? “Di certo dal punto di vista societario il lavoro organizzativo è sempre più difficile, a partire dal reperimento, ad esempio, dei volontari. Oggi la gente preferisce stare di più con la propria famiglia, dedicarsi ai propri sport e hobby. E ciò rappresenta un problema in più per chi deve organizzare una società sportiva.Conosco poi già casi di sodalizi sportivi che non riescono più a trovare un presidente. Una situazione che dovrebbe indurre a riflettere”. Dunque appaiono essere stati un po’ come una meteora i Giochi Olimpici di Torino? “Certamente per chi vi ha preso parte è stata una grande soddisfazione personale e per l’Italia come nazione un grande successo. Ma non hanno portato la spinta desiderata per l’hockey ed il ritorno è stato davvero minimo. Basti pensare a ciò che è capitato a Torino alla locale squadra di hockey o agli stessi impianti, chiusi subito dopo i Giochi e destinati ad altri usi”. Alla luce dell’attuale livello del movimento hockeistico italiano, non ritiene sia quasi un paradosso avere la nazionale in gruppo A? “Potrebbe sembrare così ma è importante per l’immagine stessa dell’hockey italiano. Sono sempre stato a favore ad avere la nazionale ai massimi livelli internazionali. E’ un indubbio beneficio ed un grande stimolo per tutto il movimento hockeistico”. Al termine del passato torneo Lei è stato molto criticato ed alcuni hanno chiesto un rinnovo al vertice della società. Come vede oggi questa vicenda che l’ha direttamente interessata? “Ancora oggi sono disposto a farmi da parte in qualsiasi momento se vi è qualcuno seriamente interessato a subentrare nella gestione della società garantendone la funzionalità per i prossimi anni. Potrei poi rimanere nel consiglio, dando una mano in particolare per il reperimento d’alcuni sponsor, oppure uscire del tutto dalla società. Però fino ad oggi, a parte un interessato che per ora sta valutando la situazione e ne trarrà le conclusioni al termine del prossimo torneo, non vi sono state altre persone disposte a prendere il mio posto. Sa, criticare è facile ed a parole sono tutti bravi, poi però concretamente non vi è nessuno, o quasi, a voler prendere il mio posto. Questo sport - sottolinea Knoll - mi ha dato tanto, ho vinto tanti scudetti e tornei internazionali. E gestisco una società sana, quasi senza alcun debito”. Il Bolzano ha preso la decisione di allestire una squadra in A2/B. Quali sono stati i motivi di questa scelta? “Abbiamo preso il posto del Settequerce che non era più in grado di affrontare le spese per un campionato cadetto con 6 stranieri. Per noi ha rappresentato un’opportunità per dare spazio ai nostri giovani di maturare, un impegno che grava su Helmuth Visintin di Laives al quale do tutto il mio appoggio in termini organizzativi e d’esperienza. Ma non me ne posso occupare in prima persona perché già così sono impegnato fra lavoro e sport per quasi 24 ore al giorno! Sul progetto Bolzano Future, bisogna considerare che chi disputa un campionato under 19 gioca circa 20 partite, ma ci vogliono almeno 40/50 partite a stagione per avere la possibilità di poter affrontare il salto in serie A. E poi quest’apertura ai transfer anche nella serie cadetta ha portato ulteriori problemi”. A quali problemi si riferisce? “So che ha fatto esplodere i costi, ci sono diverse società altoatesine che stanno spendendo un sacco di soldi per i propri transfer. Inoltre ciò va a discapito dei propri settori giovanili. Dove, se non nel campionato cadetto, potrebbero formarsi i giocatori di domani? Si rischia di finire nella stessa situazione presente nelle altre regioni, con squadre che debbono ricorrere agli stranieri perché hanno investito poco sui propri giovani, una cosa che vado ripetendo da anni ai miei colleghi presidenti. Nelle finali dei tornei giovanili la presenza altoatesina fra le prime quattro è costante, segno che nelle altre regioni c’è e rimane ancora molto da fare”. Una curiosità presidente, a quanto ammonta il budget complessivo del Suo sodalizio? “Siamo una srl senza scopo di lucro ed abbiamo i bilanci regolarmente depositati. Il bilancio ammonta a circa un milione di Euro, di cui 100mila versati per imposte, operiamo nella massima trasparenza. In questa stagione puntiamo ad avere una media di 2.000/2.500 spettatori a partita. Le premesse per un buon torneo ci sono tutte. Non c’è dubbio che l’Euro abbia provocato un’esplosione nei costi. Se prima un giocatore chiedeva un ingaggio di 40 milioni di Lire, oggi costa 40.000 Euro. Cerchiamo di limare e razionalizzare i costi d’organizzazione al massimo possibile, ma certo è che si può arrivare fino ad un determinato punto e non oltre”. Il Palaonda sta per cambiare proprietario, il Comune di Bolzano subentrerà all’ente fieristico. Cosa s’attende da questa novità? “Mi attendo molto, perché ci sono diversi aspetti da affrontare. In primis la chiusura dell’anello superiore dello stadio, perché inutilizzato, eventualmente lo si potrebbe riattivare durante i play off. Poi il lato est che potrebbe essere adibito a ristorante-pizzera per avere finalmente una struttura simile a quelle che si trovavano nelle vicinanze dell’ex palazzo del ghiaccio di via Roma e che possa essere utilizzata sia dai giocatori che dagli spettatori. Altra esigenza è la seconda pista ghiacciata esterna come al palaghiaccio di Merano, struttura di cui si parlava fin dall’inaugurazione del Palaonda per poter garantire un maggior numero di ore sul ghiaccio alle varie squadre del Bolzano, come pure un collegamento pubblico con il centro città. Ancora, a medio termine, le casse automatiche, tipo skipass, ed assegnazione dei posti numerati per tutto lo stadio. Vedremo di affrontare tutti questi punti con l’amministrazione comunale quanto prima.” Stasera si gioca contro l’Innsbruck, vengono in mente gli incontri dell’Alpenliga… “Certo, è un progetto che ritengo tuttora valido. Oltrebrennero il movimento hockeistico si è sviluppato molto bene, c’è un buon livello tecnico ed buona affluenza negli stadi, copertura televisiva tramite “Premiere”, spazio sui media, essenziale per avere buoni sponsor disposti ad investire ed a sostenere le squadre in modo più che adeguato. Se pensiamo che hanno alcuni giocatori che giocano oltre Atlantico, un motivo ci sarà. Di certo in Austria oggi nell’hockey hanno disponibilità finanziarie ben più alte rispetto all’Italia. Potrebbe dare una nuova prospettiva all’hockey, particolarmente qui in provincia di Bolzano dove è molto seguito. Anche se so che le altre squadre della seria A non hanno un gran interesse ad un simile torneo. Ma oltrebrennero ho ancora ottimi rapporti e ci prenderebbero subito per il loro campionato. Vorrei precisare che non si tratterebbe di una “secessione” unilaterlale del Bolzano dal movimento nazionale, ma della ricerca della soluzione più competitiva per la società e per i giocatori.” Ci spieghi meglio… “Anni addietro vi erano tifosi che venivano a Bolzano per vedere la squadra biancorossa, ora non succede più perché siamo circondati da cittadine ognuna delle quali ha una propria squadra. La serie A2/B si è avvicinata tanto al livello della A1/A, visto poi che c’è stato un avvicinamento costante in termini di transfer card: nella serie cadetta 6 e nel massimo torneo 8. Ciò significa un livello non dico uguale, ma che si è progressivamente avvicinato nel corso degli ultimi anni, dunque non c’è alcun interesse per i tifosi in periferia di venire a Bolzano. Ciò dovrebbe cambiare. Già la partecipazione all’Alpenliga potrebbe essere un primo passo, peraltro consentirebbe di partecipare ad un torneo di livello più elevato e competitivo, che gratificherebbe maggiormente gli stessi giocatori. Fra l’altro - evidenzia il presidente biancorosso - quest’anno hanno coinvolto anche lo Jesenice che potrebbe pure vincere il titolo austriaco. E poi, a medio termine, si potrebbe anche pensare ad altro.” Cioè? “Tenga conto che l’hockey è, assieme al calcio, il primo sport dell’Alto Adige. Io penso, anche se per ora è solo un sogno, ad un Bolzano che possa giocare nella Del.” Sembrerebbe un obiettivo più che ambizioso… “Certo, lo è. Necessiterebbe di un gruppo di persone capaci d’intraprendere questa sfida, non potrei certo farlo io da solo. Ma sono certo che il Bolzano, con il suo stadio, potrebbe diventare il centro dell’hockey in provincia ed anche oltre. Affrontare squadre come Mannheim, Berlino, Francoforte, ritengo che sarebbe uno spettacolo che nessun tifoso di hockey si lascerebbe sfuggire. Avere poi 4/5.000 persone per partita al Palaonda non sarebbero un’utopia. Poi anche il reperimento di sponsor di peso nazionali o locali, basti pensare al settore turistico, che hanno interessi nel mercato tedesco non sarebbe impresa difficile. Ed allo stesso tempo potremmo allestire una squadra per il campionato italiano. Potrebbe anche essere un’ottima chance per i giocatori di scuola italiana, una vetrina internazionale ed un possibile trampolino verso il Nordamerica. Anni fa ebbi buoni contatti con il presidente del Feldkirch, che seguiva un’idea simile, poi però la sua società fallì e così non se ne fece nulla. Ma torno a ripetere che l’idea della Del è sì un sogno, ma - conclude Knoll - realizzabile a medio termine a ben determinate condizioni”. Postato da: Tuttohockey.com a 14:50 | link | | news, sport, attualità, hockeyghiaccio |
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Mo. 18.09.06 - 10:42:10 game_misconduct Registriert seit: September 2003 Posts: 15.286 |
[Zitat] war er in den letzten jahren nicht in der palaonda??? |
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Mo. 18.09.06 - 10:51:36 herbie2222 Registriert seit: Juni 2003 Posts: 695 |
[Zitat] Einen Schnitt von 2500 ist nie und nimmer möglich. So einen Schnitt hat es bei Bozen noch nie gegeben auch nicht in den guten alten Zeiten nicht......... |
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Mo. 18.09.06 - 11:15:41 mali Registriert seit: Oktober 2002 Posts: 361 Fan von: HC Bozen |
Einen Schnitt von 2500 ist nie und nimmer möglich. So einen Schnitt hat es bei Bozen noch nie gegeben auch nicht in den guten alten Zeiten nicht......... Also ich weiß nicht ob du in den "guten alten Zeiten" öfters zuschauen warst aber ich kann dir sagen dass in den ersten Jahren der Eiswelle die Spiele sehr sehr gut besucht waren (nicht nur Alpenliga). Ich würde sogar behaupten dass der Schnitt vielleicht noch höher war.... |
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Mo. 18.09.06 - 11:17:48 mali Registriert seit: Oktober 2002 Posts: 361 Fan von: HC Bozen |
[Zitat] Um genau zu sein sagt er: E gestisco una società sana, quasi senza alcun debito. Also fast Schuldenfrei.... Was auch immer das bedeutet... |
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Mo. 18.09.06 - 11:23:18 herbie2222 Registriert seit: Juni 2003 Posts: 695 |
[Zitat] Einen Schnitt von 2500 ist nie und nimmer möglich. So einen Schnitt hat es bei Bozen noch nie gegeben auch nicht in den guten alten Zeiten nicht......... Also ich weiß nicht ob du in den "guten alten Zeiten" öfters zuschauen warst aber ich kann dir sagen dass in den ersten Jahren der Eiswelle die Spiele sehr sehr gut besucht waren (nicht nur Alpenliga). Ich würde sogar behaupten dass der Schnitt vielleicht noch höher war.... ...aber nie und nimmer im Schnitt 2500. War in dieser Zeit oft, und bei Eröffnung gegen Klagenfurt waren vielleicht 4000 Leute. Schnitt 2500 hat es nie gegeben das ist fix. |
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Mo. 18.09.06 - 11:26:28 mali Registriert seit: Oktober 2002 Posts: 361 Fan von: HC Bozen |
Ich sag ja ich kann nur behaupten, habe keine Belege! Woher weißt du das so genau, geschätzt oder nachgelesen? Kannst du mir vielleicht deine Quelle sagen, würde mich sehr interessieren wie sich die Zuschauerzahlen entwickelt haben! | ||||||||
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Mo. 18.09.06 - 11:49:22 mali Registriert seit: Oktober 2002 Posts: 361 Fan von: HC Bozen |
Also ich hab einige Zahlen gefunden, komme aber nicht auf ältere:
2004/05 Schnitt Saison 1224 Schnitt Playoff 2118 2003/04 Schnitt Saison 772 Schnitt Playoff 1111 (1 Phase) + 515 (2 Phase) 2002/03 Schnitt Saison 1360 Schnitt Playoff 2865 Herbie würde mich um die Zahlen der "guten alten Zeiten" (speziell von 1995 bis 2000) freuen Dieser Beitrag wurde am 18.09.06 - 11:55:09 von mali editiert! |
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Mo. 18.09.06 - 14:04:31 mali Registriert seit: Oktober 2002 Posts: 361 Fan von: HC Bozen |
Herbie bitte lass mich nicht dumm sterben... | ||||||||
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Mo. 18.09.06 - 14:12:25 Patza Registriert seit: September 2000 Posts: 13.828 Fan von: HC Pustertal |
naja diesen zahlen dürfte ich nicht unbedingten glauben schenken.
denn auch heuer wurden 880 zuschauer (IM SCHNITT) angegeben. dabei würde ich mal aus dem stehgreif heraus behaupten, dass auch bei spielen gegen fassa oder bruneck höchstens 300 leute waren, und 700 angegeben wurden... nur mal so.... patza |
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Mo. 18.09.06 - 14:14:47 Gianpaolo Registriert seit: Juni 2000 Posts: 11.795 |
[Zitat] Das ist auch ein interessantes Thema... |
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Mo. 18.09.06 - 14:22:27 mali Registriert seit: Oktober 2002 Posts: 361 Fan von: HC Bozen |
[Zitat] Ja das kann ich mir auch gut vorstellen dass da gerne "aufgerundet" wird. Mich interessieren aber die offiziellen Zuschauerzahlen der ersten Jahre in der Eiswelle, wo man schon 2 h vor jedem Alpenligaspiel anstehen mußte bzw. es einen Kartenvorverkauf gab und das Stadion schon beim Aufwärmen der Mannschaften halbvoll war... Ich hatte jedenfalls den Eindruck dass damals sicher mind. 2.500 Zuschauer im Schnitt anwesend waren. |
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Do. 21.09.06 - 08:09:24 mali Registriert seit: Oktober 2002 Posts: 361 Fan von: HC Bozen |
Herbie???? | ||||||||
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Do. 21.09.06 - 13:26:32 herbie2222 Registriert seit: Juni 2003 Posts: 695 |
was soll ich sagen, ich bin einfach der Meinung ,dass es noch nie Schnitt von 2500 gegeben hat.....und in Bozen mit diesem Hockey auch nie geben wird...... | ||||||||
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Do. 21.09.06 - 14:56:45 cream Registriert seit: Dezember 2005 Posts: 16.304 Fan von: HC Bozen |
[Zitat] Ich kann euch versichern das in den Jahren 1995-2000 der Schnitt ueber 2500 Zuschauern lag...damals war die Galerie immer offen und beidseitig gut besetzt..die Plaetze hinter den Toren (Mele Marce und Gaeste) gar nicht mitgerechnet... das letzte Spiel mit einer Anzahl von 5000 Zuschauern war das entscheidende 4. Playofffinalspiel gegen Asiago im April 2000 in der Saison 1999-2000, dem letzten Titel des HCB... |
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